«La parola esilio non è corretta. Poiché però per me è molto pericoloso tornare nel mio Paese, mi sto muovendo da un posto all’altro. Compilo la scheda per i rifugiati in ogni Stato a cui consegno il mio passaporto. Resto una cittadina del Myanmar, ma ora mi trovo in una residenza per scrittori. Mi muovo di continuo. Vivo nell’incertezza».
Da Berlino, la scrittrice Ma Thida racconta la terribile situazione dell’ex Birmania, ripercorrendo la sua lunga storia di attivista democratica. Da pochi giorni si è concluso il congresso mondiale per il centenario di PEN International, l’organizzazione degli scrittori dissidenti di cui è stata presidente in patria e in cui dirige il Comitato per gli scrittori in prigione. Lei stessa nel 1993 è stata rinchiusa nel famigerato carcere di Insein per «cinque anni, sei mesi e sei giorni» e liberata solamente dopo aver contratto una serie di malattie, tra cui la tubercolosi.
Nata nel 1966, era solo una ragazza quando ha cominciato a collaborare con Aung San Suu Kyi, a scrivere della situazione politica locale e a studiare medicina. Anche a causa dei suoi scritti le fu tolta la libertà dai militari, al potere dal 1962 e che – dopo un decennio di transizione verso la democrazia ‒ il 1° febbraio 2021 hanno reimposto la più feroce delle dittature con un colpo di Stato. Il Myanmar è sprofondato nella guerra civile. L’economia è collassata. Le violenze dei militari non risparmiano nessuno, anzi colpiscono deliberatamente bambini, donne, interi villaggi. Ogni giorno da un anno e otto mesi.
La leader storica Aung San Suu Kyi è stata arrestata ed è chiara la volontà della giunta di non rilasciarla mai più, approfittando anche della sua età avanzata. Fino al 2008 Ma Thida ha lavorato come chirurga per i più poveri a Yangon, la più grande città ed ex capitale, ma in seguito si è occupata soprattutto di PEN (acronimo di Poets, Essayists, Novelists, ampliato poi a Poets, Playwrights, Editors, Essayists, Novelists) dei prigionieri politici e ha finora scritto una ventina di libri, ricevendo diversi premi internazionali.
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